
Che strani i giorni sospesi,
Che non sai se è buio di giorno
O chiaro la notte,
E ti addormenti al pomeriggio
Ti risvegli che sembra di aver saltato un giorno
E di essere finito in un giorno sospeso,
Dove prima e dopo si toccano
Come inizio e fine di un cerchio,
E non sai se andare avanti
O fermarti, e stare,
Stare e basta.
(Nikla)
L’attesa
L’appeso
Scrollo per non crollare
Ma dove crollo?
Mi appendo e stendo,
Disteso a modi biscia
Dal letto al divano, crollo,
Disteso
Lungo, troppo lungo,
Io, ma anche il tempo,
Che tempo?
Che tempo è quello dell’attesa?
Guardo l’agenda,
Spero di trovare una occupazione
Per riempire il tempo
Che tempo?
Che tempo è il tempo del non tempo?
Un giorno dura due giorni,
Dormo due, tre volte,
E le giornate sembrano raddoppiarsi,
Triplicarsi..
Quanti giorni ci sono in un solo giorno?
Quanto durerà questo giorno?
Mi sveglio e non so se è mattina o sera,
Quanto manca alla sera?
Arrivare a sera.
Portare alla fine il giorno, e poi ricominciare.
Speriamo di no, speriamo di riuscire ad essere attivi.
Altrimenti?
Altrimenti se ti spegni che fine fai senza luce accesa?
Che fine fai senza corrente?
Cosa rimane senza elettricità?
Rimani tu, appeso, disteso, nel tempo non tempo di un lungo pomeriggio estivo.
Le lenzuola son sempre sfatte
Anche i capelli,
Se ti svegli ed esci è come se fossero le 7 del mattino,
Ma per gli altri sono le 7 di sera,
Han vissuto, corso, rincorso,
E tu dove sei finita?
Dove sei quando dormi?
Dove sono quando non ci sono?
In quale tempo?
Mi riprendo, e torno.
Eccomi qua, ecco il mondo.
Fa caldo, la siesta finisce e si avvicina l’idea fresca della sera.
L’idea di aver perso il giorno, di essermi persa,
Un pò mi confonde,
L’agenda mi guarda con fare interrogativo: che cerchi? Che risposta cerchi?
Non lo so..
Occupare il tempo, o sentire il tempo.
Sentirmi dentro al tempo. Sentirmi.
Perdersi di continuo e tornare nel mondo.
Servirà tutto questo ristorarsi?
Non lo so.
Il corpo chiede una pausa e io gliela concedo.
La mente ancora si sta abituando a queste pennichelle di spirito
Il cuore è indeciso. Lo stomaco non è convinto.
La pancia si agita e chiede ma perché non stiamo facendo nulla?
Le uniche davvero contente sono le gambe,
Guarda che belle che siamo! Che belle snelle!
E per forza! Sempre sdraiate siete!
Che ci fai con sta magrezza orizzontale, chi la vede?
Tuffarsi nel letto.
Le lenzuola sono blu.
Ma perché in spiaggia non ci si sente in colpa del tempo sospeso?
Non sono in vacanza.. ma perché no?
Chi lo decide?
Basta cervello, calmati
Respiro, rallenta
Ma riesci una buona volta a viverti il momento e basta?
Ma non sto facendo nulla!
Sto perdendo tempo!
Ma non vedi che il tempo lo hai triplicato?
Lo hai detto tu, tre giorni in uno,
Hai visto che sei riuscita a moltiplicare il tempo?
Sono spazi troppo vuoti
Ossignore figlia mia, che lamento,
Che tormento,
E quando si fa sei stanca e quando non si fa sei stanca uguale,
Di che hai paura?
Di non alzarmi più, di rimanere in queste acque del letto..
Ma va là!
Sai che puoi fare?
Esci sul poggiolo, guarda la luce e il cielo, guarda le piante che stai crescendo,
Guardati tu che stai crescendo,
Sentiti dentro,
La calma, impara il silenzio, impara il niente, impara a respirare,
Ecco come puoi impiegare il tempo,
Trova il tempo, il ritmo del tuo respiro,
È il primo atto nel mondo,
Il respiro,
Torna nel mondo, fallo un respiro alla volta.
(Nikla)